Razionale Il protocollo ERAS
(Enhanced Recovery After Surgery) è
un modello organizzativo
multidisciplinare e multifa
oriale che ha l’obie ivo di
facilitare e migliorare la
convalescenza e la guarigione dei
Pazienti sottoposti a chirurgia a
raverso la standardizzazione e l’o
imizzazione delle cure
perioperatorie. La sua rapida di
usione è legata al fa o che è un
protocollo Evidence Based Medicine
che ha avuto la forza di
confutare assiomi indiscussi e non
dimostrati dell’agire chirurgico, di
scardinare comportamenti che per
decenni hanno contribuito ad
aumentare inutilmente la so erenza
dei Pazienti impa andone
negativamente la qualità di vita.
In questo contesto, l’abolizione
della preparazione intestinale, del
sondino naso-gastrico e dei
drenaggi, la rapida rimozione del
catetere vescicale, la precoce
rialimentazione e ripresa della
funzionalità intestinale sono tu
i items di ERAS che hanno
indubbiamente migliorato la qualità
di vita dei Pazienti. L’acce
azione di ERAS implica però un
“salto” culturale, impone di “rime
ersi in gioco” e di abbandonare
abitudini consolidate ormai superate
dall’evidenza scientifica. Con un
approccio “lean” ed “e ective”
l’associazione di ERAS e chirurgia
mini-invasiva consente di migliorare
significativamente gli outcomes
clinici e la qualità di vita dei
Pazienti e di ridurre sensibilmente
le giornate di degenza ed i
costi. Questo connubio virtuoso
rappresenta oggi lo standard of care
in chirurgia colo-re ale ed è in
grado di garantire risultati
straordinari, assolutamente
irraggiungibili con l’approccio
laparotomico senza applicazione
di ERAS. Le eccezionali evidenze
o enute in chirurgia colo-re ale
hanno reso l’Eras “contagioso” e
portato ad una sua rapida
traslazione in altri se ing: ERAS in
chirurgia esofago-gastrica,
epato-bilio-pancreatica, nelle mala
ie infiammatorie croniche, in
chirurgia urologica, senologia, etc.
e da ultimo anche ERAS in chirurgia
d’urgenza. Il percorso di
implementazione del binomio ERAS e
chirurgia mini-invasiva è una strada
lunga e faticosa che comporta il
superamento dei vecchi dogmi, impone
la standardizzazione sistematica
delle procedure laparoscopiche,
la disponibilità della migliore
tecnologia (colonne 3D/4K,
suturatici meccaniche robotizzate,
sistemi avanzati di dissezione e
sintesi, tecnologia ad infrarossi
per il verde di indocianina, fili
barbati etc) e l’a uazione
tassativa di oltre il 70 % degli
items del protocollo ERAS. E’ una
sfida fa ibile che comporta impegno,
tenacia, capacità e la forza per
fronteggiare misoneisti e bastian
contrari. Quando tu o viene messo a
punto si raggiunge il traguardo
della riduzione delle complicanze,
della degenza e della spesa.
Ma la cosa più bella, importante e
gratificante è osservare il Paziente
operato di emicolectomia in prima
giornata post-operatoria che
cammina, sorride e si muove
liberamente in reparto senza sondino
naso-gastrico, catetere vescicale e
drenaggi e vederlo uscire con passo
spedito dall’ospedale tra la 3° e 4°
giornata come se non fosse stato
operato. E’ quindi per me un
grande piacere ed un onore ospitare
colleghi provenienti dalle più
prestigiose istituzioni nazionali
per confrontarci e discutere di ERAS
e di chirurgia mini-invasiva, di
questa “magica” associazione che
rappresenta in chirurgia generale la
“rivoluzione Copernicana” più
significativa degli ultimi 30 anni,
rivoluzione che ha aperto una nuova
era nella cura del Paziente
chirurgico. Buon convegno a
tutti!!
Walter
Siquini
|